TIPI DI INTERFACCE

ATAPI
ATAPI è un acronimo per ATA Packet Interfacde. ATAPI è una specifica che definisce un set di comandi SCSI-like sul set di registri HW compatibili con le specifiche ATA (IDE o EIDE). L'implementazione delle specifiche ATAPI permette ad altri dispositivi di funzionare sul bus ATA/IDE, originariamente previsto per hard disk. Il primo dei devices ATAPI disponibile sul mercato è stato il CD ROM, ma anche nastri ed altri sistemi di memoria di massa potranno essere disponibili in futuro.
I dispositivi ATAPI sono configurabili Master o Slave, con Jumper, similmente ai dispositivi IDE.
Un CD ROM ATAPI/IDE non ha parametri testine/cilindri/settori come un hard disk e non va dichiarato come hard disk nella tabella del setup del BIOS.
Il dispositivo ATAPI è dotato di un device driver software che deve essere installato prima di poter accedere al dispositivo stesso; senza di esso non è visibile dal sistema.

!!!ATTENZIONE!!!:
I cd rom singola, doppia e quadrupla velocità di produzione non recente non hanno interfaccia ATAPI, ma usano sistemi differenti, dette "interfacce proprietarie"; queste possono avere lo stesso connettore a 40 poli dei devices IDE/ATAPI, ma NON SONO COLLEGABILI ad un port IDE.

IDE
Integrated Device Electronics (dispositivo con elettronica integrata). Questo nome definisce un interfaccia per Hard disk applicati al PC. Tutta l'elettronica di controllo è posta sul drive ed il collegamento avvviene con un cavo piatto a 40 poli, connessa al bus ISA e per questo definito anche come AT-bus; sulle recenti famiglie di schede madri le porte di connessione IDE sono direttamente integrate. Possono essere collegati fino a due dischi per canale ed è standardizzato un canale per ogni sistema. La dimensione massima, a causa dei limiti imposti dall'epoca della formazione dello standard, è 508 Mb. Per superare i limiti iniziali di IDE, sono state sviluppate successive estensioni, definite come EIDE o ATA.

SCSI
Computer System Interface (sistema di interfaccia per piccoli computer). L'interfaccia è una combinazione di hardware e software che consentono di collegare fino a 7 dispositivi nella versione a 8 bit e 5 nella versione a 16 bit ad una stessa porta, per mezzo di un cavo multipolare e con un tipo di colloquio parallelo ad alta velocità. L'interfaccia SCSI è trasparente per il computer su cui è installata, ovvero il sistema non richiede il settaggio nel BIOS dei parametri dei dispositivi collegati, che sono gestiti dal controller SCSI. Il sistema operativo, attraverso gli opportuni driver, si limita a inviare o chiedere dati ad una periferica ed il software dell'interfaccia provvede al resto. Il trasferimento dati avviene in DMA, ovvero con un minimo coinvolgimento della CPU, che resta libera per altre operazioni allo scopo di incrementare le prestazioni; anche il trasferimento dati da un unità all'altra della catena SCSI avviene attraverso il controller, con un impegno trascurabile della CPU. Nel PC, invece, SCSI è opzionale e richiede o una scheda di controllo sul bus o la presenza di una scheda madre con il controllo "on-board". Attualmente SCSI è uno standard adottato da tutti i costruttori per Hard disk, cd rom, magneto-ottici, nastri, unità a cartuccia rimovibile, scanner, ecc. L'interfaccia SCSI ha subito numerose trasformazioni, con l'intento di un costante miglioramento delle prestazioni; si parla di SCSI-1/2/3, Fast SCSI, Ultra SCSI, Ultra 2 SCSI, ecc.

EIDE
Enhanced Integrated Device Electronics (disco con elettronica di controllo integrata avanzata). Una versione succcessiva ad IDE e che permette di estendere la dimensione massima dei dischi ad 8.4GB, con il sistema LBA e le modalità di trasferimento DMA. EIDE consente di disporre di due canali con due drive ciascuno, per un totale di 4 unità.

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