Parlano gli utenti: non è solo il basso costo che ci fa scegliere Linux

(dalla rivista DUKE Italia)

Tradizionalmente il fatto che Linux sia un sistema operativo gratuito è stato uno dei motivi per cui le aziende, ormai particolarmente attente ai costi, lo preferiscono ad altri sistemi operativi.
Tuttavia proprio il costo di gestione finale più basso (il dato che è stato contestato da recenti studi IDC) non sembra essere l’unico motivo per cui Linux viene scelto dalle aziende.
Questo è stato il messaggio che i sostenitori del sistema operativo open source e le aziende che operano in questo mercato hanno lanciato nel corso del recente Enterprise Linux Forum Conference & Expo, tenutosi all’inizio di questo mese a Boston.
Matthew J. Szulik, CEO di Red Hat, ha dichiarato: ”E’ in costante aumento il numero di CIO con cui siamo in contatto che cerca di ottenere di più spendendo di meno. La rivista CIO Magazine di recente ha affermato che ogni anno si perdono settantotto miliardi di dollari a causa di software scadenti o poco affidabili. Secondo me non viene dato abbastanza risalto all’incredibile affidabilità e flessibilità che le tecnologie open source stanno portando all’interno delle aziende.”
Szulik, a conferma delle proprie idee, ha osservato che alcune grandi organizzazioni come Amazon, Oracle e Dresdner Kleinwort Wasserstein, una grande società finanziaria inglese, stiano utilizzando soluzioni basate su Linux senza alcun problema. “
Nell'ambito di un potenziamento delle proprie infrastrutture informatiche, Dresdner ha sostituito con grande successo i suoi 30 server Unix con 40 server Red Hat Linux. In questo modo non solo ha risparmiato un milione e mezzo di dollari, ma ha anche constatato che i server Linux sono notevolmente più veloci dei precedenti. Ad esempio mentre le macchine Unix richiedono 17 ore per eseguire un complesso algoritmo per la gestione dei rischi, i sistemi Linux eseguono la stessa operazione in soli 11 minuti. “ Similmente Szulik ha ricordato come una recente rapporto del Mitre affermi che più del 70% delle persone intervistate all’interno del Dipartimento della Difesa USA, utilizzi tecnologie con licenza GPL. “Può sembrare ironico, ma Linux non è stato scelto solo perché è economico, ma anche perché più sicuro. Quando viene rilevata un intrusione, sono in grado di rispondere e di costruire la patch in tempo reale.”
Suzlik non è evidentemente il solo a ritenere che Linux si stai diffondendo solo perché costa poco, infatti anche Jim Van Etten, responsabile tecnologico della Allmerica Financial, nel corso di una conferenza ha dichiarato che la sua società sta valutando di passare al sistema operativo open source non solo per i tagli alle spese, ma anche perché è incoraggiata dai numerosi esempi di miglioramenti delle prestazioni portati da Linux.
Satoru Miyoshi, che lavora nella divisione di Fujitsu che si occupa di ricerca e pianificazione di soluzioni software, pur riconoscendo che Linux si stia imponendo come sistema affidabile e sicuro, si è detto convinto che il sistema open source abbia ancora dei grossi problemi in termini di scalabilità verticale e di supporto. Miyoshi ha infine affermato che in Giappone, a causa del momento di ristagno economico, le società siano poco interessate a cambiare piattaforma perché la migrazione è costosa.
Di tutt’altro parere è invece Scott Clark, direttore tecnico di Sitel WorldWide, per il quale questo momento economico è l’ideale, almeno negli Stati Uniti, per spingere Linux. “Se la situazione non fosse così brutta, probabilmente, nel dubbio, avremmo acquistato dei server con AIX invece di spostarci sotto Linux. E’ stata la necessità di dovere ridurre i costi a farci scegliere Linux.” Ha dichiarato Clark.